Metodo Crispiani

Il Sistema CO.CLI.TE si basa sul concetto della dislessia come un disturbo delle prassie, con particolare riferimento alle funzioni e procedure sequenziali, alla fluidità delle funzioni esecutive con interessamento dell’organizzazione spazio-temporale e della dominanza laterale.
I bambini con dislessia soffrono lo scorrimento percettivo nello spazio, cioè da sinistra a destra, e/o nel tempo. Questa disorganizzazione viene riconosciuta nelle difficoltà nell’apprendimento, soprattutto per quanto riguarda le abilità scolastiche di base.

Si tratta di un approccio ecologico, che considera l’individuo in tutte le funzioni della personalità e dei diversi contesti di vita. È un intervento di tipo pedagogico, quindi si caratterizza come un trattamento educativo, un aiuto allo sviluppo delle funzioni disturbate.

Il trattamento si focalizza sul miglioramento delle capacità globali del bambino, in favore dell’esercizio delle funzioni coinvolte nei compiti di lettura, scrittura e calcolo. La valutazione funzionale precede sempre il trattamento abilitativo.

Il trattamento non condivide l’utilizzo di strumenti che sostituiscono le capacità del bambino e privano il soggetto del necessario esercizio funzionale. In questo modo il metodo sollecita, monitora e spinge alla fluidità sia nelle capacità di base, sia nelle capacità culturali primarie.

Si tratta di un intervento abilitativo e non riabilitativo, in quanto il bambino non ha perso nessuna abilità e ha bisogno di un trattamento che lo aiuta a potenziare le abilità apprese. Il metodo utilizza l’attivazione neurofisiologica per arrivare ad un maggior livello di fluidità: l’attivazione simultanea di varie funzioni risulta in una riorganizzazione dei flussi corticali interemisferici che porta ad un aumento della fluidità esecutiva. Invece l’inattività, che può essere la conseguenza dell’utilizzo di misure compensative, è motivo di deperimento e progressiva disfunzione.

Il “Metodo Crispiani”, sulla scorta del Sistema COCLITE, del Trattamento Ecologico-Dinamico assume i seguenti obiettivi:

  • Potenziare la fluidità e l’accuratezza delle funzioni esecutive complessive.
  • Migliorare le competenze del leggere, scrivere e delle prestazioni matematiche.

– Migliorare la fluidità esecutiva ed il contatto con la classe e con i pari.
– Migliorare la disponibilità ai compiti ed alla vita.
– Evitare il ricorso misure sostitutive, aggiramenti, fughe, finzioni, tranne per esami finali, concorsi, prove selettive.
– Perseguire un’autonomia funzionale, non sussidiata.
– Fare proprio il motto  “IO  NON MI  ARRENDO”.

In quanto non caratterizzanti la Condizione dislessica-disprassica, costituiscono falsi obiettivi, o ambiti di lavoro: la discriminazione visiva, l’associazione segno-suono (simbolizzazione), la memorizzazione di parole, il rallentamento esecutivo, la reiterazione di prestazioni, la sostituzione dell’agire con strumenti suppletivi (tranne nelle prove di valutazione finali o di selezione), la dispensa dalle prestazioni, la trascuratezza delle componenti prassico-motorie e coordinative dell’agire.

La Dislessia non è un deficit, ma un disordine.

La Dislessia è un Disturbo della esecuzione del leggere, scrivere, contare, incolonnare, comprendere il testo dei problemi, ecc. e, per effetto di ciò, può disturbare gli apprendimenti scolastici. Essa tuttavia in genere è alquanto più pervasiva, dal momento che comporta disordine nella esecuzione di molti comportamenti organizzati nel tempo e nello spazio e nelle giuste sequenze.

La condizione dislessica è un disturbo parzialmente pervasivo ed interessa principalmente l’esecutività delle condotte nel loro ordine sequenziale, pertanto: LA DISLESSIA E’ UNA DISPRASSIA SEQUENZIALE.

Le Pedagogiste del Centro Victor utilizzano il “Metodo Crispiani”, sulla base del Sistema COCLITE (Trattamento Ecologico-Dinamico) che assume i seguenti obiettivi:

• Potenziare la fluidità e l’accuratezza delle funzioni esecutive complessive
• Migliorare le competenze del leggere, scrivere e delle prestazioni matematiche.
• Migliorare la fluidità esecutiva ed il contatto con la classe e con i pari.
• Migliorare la disponibilità ai compiti ed alla vita.
• Evitare il ricorso misure sostitutive, tranne per esami finali, concorsi, prove selettive.
• Perseguire un’autonomia funzionale, non sussidiata.

Il terapista conduce un processo formativo che congiunge le 12 Azioni cognitive del Trattamento Ecologico-Dinamico, con l’Activity Gym e con il Motor Training Program.

Ciascuna esercitazione è aperta dalla Activity Gym: 10 minuti di dinamiche prassico-motorie intensive preparatorie alle attività abilitative (incipit del training) e allertamento delle funzioni esecutive complesse.